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"ACT", la mia nuova metodologia game-based per la formazione anticorruzione sul Je-LKS

"Il gioco rappresenta uno dei metodi ancestrali che adoperiamo da sempre per imparare, lo strumento più naturale con cui il nostro cervello apprende". (D. Ackermann, DEEP PLAY).

Anche per questo, uno dei settori in cui l’applicazione della Gamification apre scenari più interessanti è sicuramente quello della FORMAZIONE, in tutte le sue declinazioni: dall’istruzione scolastica all’autoapprendimento, dall’addestramento aziendale all’aggiornamento professionale.

Ecco perché il JOURNAL OF E-LEARNING AND KNOWLEDGE SOCIETY (la rivista promossa dalla SOCIETÀ ITALIANA DI E-LEARNING rivolta a ricercatori, professionisti e formatori interessati al rapporto tra tecnologia, formazione e innovazione sociale) ha dedicato un numero al tema GAMIFICATION AND SERIOUS GAME FOR LEARNING.

Ho contribuito alla riflessione con un articolo, scritto a quattro mani con Marco Amicucci, in cui si descrive "ACT": una nuova metodologia game-based per la formazione anticorruzione.

L'esperienza formativa proposta da ACT, attraverso un approccio non colpevolista o paternalista e l'immersione in un ambiente didattico disegnato per ottimizzare il coinvolgimento e la motivazione, aiuta i discenti/giocatori a identificare quei meccanismi che inconsciamente modificano la percezione dei propri atteggiamenti, dei propri comportamenti o del linguaggio utilizzato. I soggetti possono così acquisire consapevolezza della presenza e del funzionamento, anche al proprio interno, di meccanismi di de-responsabilizzazione e ciò costituisce la base per disinnescare quelle tattiche che, di fatto, continuano ad abilitare e alimentare i fenomeni di corruzione.

Volete saperne di più? Leggete l'ARTICOLO!

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